I Magnetic Fields con l’acne: The Zinnias

Nessuno vorrebbe vedere, anzi sentire, i Beatles mentre sbagliano nota e riprovano il pezzo a singhiozzi, con uno stile traballante e ancora acerbo, con strafalcioni e accostamenti disarmonici e improvvisati, mentre provano la scala di do o un accordo, mentre fanno esercizio e si allenano a suonare cose che se ascoltate, ecco, assomigliano ad un rumore qualsiasi, ad un irritante chiasso casuale per cui dici no, ti prego, basta, spegni, chiudi la finestra che c’è casino giù in strada.

Purtroppo a volte succede.

Nel 1986 Stephen Merritt e Claudia Gonson—futuri Magnetic Fields—andavano al liceo, vivevano una consueta adolescenza dolorosa, e condividevano il loro male interiore con un gruppo dal nome Zinnias e un album autoprodotto intitolato Sand dollar, più tardi remixato dallo stesso Merritt e pubblicato col titolo Compost.

Si possono scaricare entrambe le versioni qui . Forse era meglio di no ma del resto chi non ha avuto per almeno un anno l’apparecchio?


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